TRIDUO PASQUALE 2023 - HO QUALCOSA DA DIRVI

autore REDAZIONE SITO / martedì, 11 apr 2023

Carissimi,

CRISTO è RISORTO e buona Pasqua ancora a tutti!

Con queste poche righe voglio rispondere agli innumerevoli messaggi che mi state inviando, e augurarvi a mia volta una felice Pasqua rinnovandovi  il coraggio nel pronunciare ogni giorno questo che non è uno slogan ma una Verità: Cristo è veramente risorto!

Sento il bisogno, più che il dovere, di ringraziarvi per questi giorni di intensa preghiera che abbiamo vissuto nel triduo. Per la compostezza, il silenzio, la serietà e al contempo la gioia che avete espresso con la vostra partecipazione. Personalmente, come vi accennavo ieri sera nell’omelia,  mi sono lasciato guidare nella meditazione in questo periodo, dall’allestimento dell’altare della reposizione che vi ho voluto proporre come filo rosso che collega questi tre giorni.

La sera del giovedì santo siamo stati anche noi tra i discepoli,  insieme con Gesù, invitati in quella stanza ‘al piano superiore’…  i gradini ci hanno accompagnati in quel luogo che ha rappresentato uno spazio di intimità e di amore, lì dove il Maestro si rivela; quella stanza è il luogo degli affetti dove, per poterne gustare la presenza, bisogna salire ed elevarsi dalle cose terrene. L’ androne illuminato dietro la tenda significa che c’è un luogo dove ritrovare la nostra dimensione spirituale che spesso smarriamo perché concentrati troppo sul ‘terreno’… l’uomo non è solo fatto di terra. In noi c’è il soffio dello Spirito di Dio che ci ha dato Vita, ricordiamolo.

Al termine della messa abbiamo conservato poi l’Eucaristia in una madia… come usanza  una volta nelle nostre famiglie. La frase che ha accompagnato questo momento è la stessa di Gesù: “Se il chicco di grano caduto in terra non  muore, rimane solo. Se invece muore produce molto frutto.” (Gv  12,24-25)

Quella stessa madia è divenuta poi la sera del venerdì santo il sepolcro di Gesù, macinato d’amore per noi per farsi pane di vita eterna.  Abbiamo vissuto, dopo l’adorazione della croce, (davvero con numerosa partecipazione - e vi ringrazio - ) il giro delle sette chiese riflettendo sulle ultime sette frasi di Gesù dalla Croce. Anche qui, realmente, un esercizio di pazienza e di dedizione nel condividere con gli altri il peso della croce e delle parole ascoltate dalla bocca del Crocifisso.

Al canto ritrovato del Gloria, ieri nella veglia, abbiamo contemplato la madia–sepolcro illuminata e aperta. Dietro il velo, invece, l’ombra di un uomo che nei suoi lineamenti ricorda ai più il David di Michelangelo…  ed è proprio così. Dovendo trovare un’immagine del Cristo risorto da poter presentare mi sono imbattuto ‘provvidenzialmente’ nella  stupenda scultura e mi son detto “ma sì… perché non lui?” pensando al fatto che varie correlazioni ne avrebbero giustificato la scelta. Chi è infatti il David di Michelangelo? È il simbolo dell’uomo del Rinascimento. Storicamente è il figlio di Iesse, da cui discende Gesù stesso. È colui che ha sconfitto non con la forza ma con l’intelligenza il gigante Golia. Quante similitudini con Gesù… che a sua volta viene chiamato spesso, da chi lo invoca, “Figlio di Davide”… come abbiamo imparato a fare noi nella preghiera del cuore. La scultura del David incarna la bellezza, la perfezione, la misura, il coraggio, nel suo atteggiamento determinato anche la  superiorità. Proprio come Gesù, quindi, che ha sconfitto quel gigante più grande che è la morte.  Ma c’è un particolare che ho voluto aggiungere… e che non vi svelerò qui. Solo chi ha occhi buoni e acutezza di sguardo può riuscire a cogliere quel particolare che differenzia la rappresentazione dell’uomo nella stupenda statua marmorea dalla realtà vera che invece è la risurrezione di Cristo: vi invito a cercarlo!

Carissimi, ancora, come detto nelle messe,  vi esorto a ritrovare il sorriso in questo giorno, nonostante tutto, malgrado non siano ancora in ordine le nostre situazioni come invece lo è quel sudario riposto piegato da Gesù nel sepolcro. Anche se ci mancano i nostri cari defunti in particolare oggi, sappiate che essi nel Paradiso sorridono. E se incominciamo anche noi a riprenderci il sorriso della gioia e soprattutto l’annuncio della risurrezione, gridandolo al nostro cuore principalmente, allora comprenderemo che la speranza è ancora in mezzo a noi! E allora… CRISTO è RISORTO!!!!!  (….)  

Buona pasqua a tutti e vi voglio bene!

Vostro don Gianluigi 

 

Cliccando QUI potete trovere le foto dell'allestimento dell'Altare della Reposizione. 

 

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